sabato 6 ottobre 2018

L'OPPIDUM DI AQUILEIA(UD)

Il primo contatto fra romani e taurisci(norici) avvenne nel 183 avanti cristo nei pressi del luogo dove alcuni anni più tardi sarebbe sorta una delle più importanti città romane: Aquileia.
I taurisci stavano costruendo un oppidum e, dimostrndosi pacifici, non avvenne nessun spargimento di sangue.
Una cosa è chiara se c'era l'oppidum la firma morfologica dell'insediamento deve essere facilmente visibile ed identificabile.
A tale proposito ho preso visione delle immagini satellitari dell'area di Aquileia notando una grossa ellisse i cui assi misurano rispettivamente 5540 e 4150 metri. Pertanto il rapporto fra asse maggiore ed asse minore risulta essere di 1,334(siamo molto vicini all' 1,33 periodico tipico delle ellissi pitagoriche; forma geometrica tipica degli insediamenti  celtici)
Tali strutture erano erette allineandole a precisi eventi astronomici che garantivano un corretto calcolo del tempo e delle stagioni.
L'area dell'oppida presenta una marcata disomogeinità della crescita della vegetazione indicando così la probabile presenza di strutture sepolte.

L'area di Aquileia: l'oppidum è ben visibile


Detto questo ora tocca all'astronomia.

                                       ANALISI ARCHEOASTRONOMICA DEL SITO


108.91°+-0.3  (A.O.A.*)0.59° levata acronica di Saiph al solstizio invernale
18.91°      "   (")  1.4°  -----------------------------------------------------------------------------------------------
288.91°    "   (")  0.72°-----------------------------------------------------------------------------------------------
198.91°    "   (") -0.04 tramonto eliaco di Fomalhaut al solstizio invernale
*=ALTEZZA ORIZZONTE ASTRONOMICO(in gradi)

CALCOLO STATISTICO DI PROBABILTA' DI CASUALITA' DEGLI ALLINEAMENTI

108.91 & 288.91
[0.3(20019.33/9372.19)]/180=0.00356%

18.91 & 198.91
[0.3(20019.33/5560.52)]/180=0.006%
pr media 0.5(0.00356+0.006)=0.00478

nel sito ci sono 2 possibili allineamenti e2 linee astronomicamente significative, perciò:
(2;2)*0.00478^2(1-0.00478)^(2-2)= 0.0000228484
ciò dimostra che gli allineamenti presenti hanno una probabilità esigua di essere casuali(0.00228484%)


l'oppidum preso in esame

gli eventi astronomici rilevati
                                                                 
                                                                     CONCLUSIONI

Secondo la leggenda protostorica dei Fanes(simile al ciclo arturiano) si narra dell'esistenza di un regno che dai monti giungeva fino al mare e di come esso sia stato distrutto dall'alleanza di alcune tribù. E' possibile associare l'oppidum di a tale mito? Di primo acchito no, ma prendendo in considerazione gli elementi giunti fino  a noi la cosa cambia.
1)la leggenda dolomitica  dei Fanes narra delle grandi pianure ad est(Friuli).
2)Veneti e Celti convivevano pacificamente e non si sa chi comandasse. Sbagliato! I regni Norico e Retico vengono attaccati da una alleanza di Veneti, Romani e Cenomanni. Se i Veneti avessero comandato sul Nordest dell'Italia non avrebbe avuto senso tale alleanza.
3) l'enorme mole di strutture celtiche(Oppidum, Dunum e Nemeton) distribuita su tutto il nordest è in  collegamento diretto con gli insediamenti celtici dell'Austria.
Fatte queste premesse si può tranquillamente asserire che quanto riportato dalla leggenda dei Fanes sia veritiero e che la cultura  madre del Nordest d'Italia sia, senza ombra di dubbio ,di origine celtica.   

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