domenica 22 settembre 2019

la fondazione di Cortina d'ampezzo


INTRODUZIONE
CON QUESTO STUDIO SI VUOLE DIMOSTRARE COME , CON L'OPPORTUNA METODOLOGIA DI RICERCA, SIA POSSIBILE EFFETTUARE NUOVE SCOPERTE ARCHEOLOGICHE ATTRAVERSO IL TELERILEVAMENTO SATELLITARE E LO STUDIO ARCHEOASTRONOMICO DEI POSSIBILI SITI RILEVATI. PER FaRLO SONO STATI UTILIZZATI PARTICOLARI SOFTWARE DI INTELLIGENZA ARTIFICIALE E DI SIMULAZIONE ASTRONOMICA.
NEL DETTAGLIO HO PRESO COME OGGETTO DI STUDIO IL PROBABILE SITO ASCRIVIBILE ADDUN DUNUM CELTICO CHE PUO' RICONDURRE ALLA PRIMA FONDAZIONE  DI CORTINA D'AMPEZZO E NE HO STUDIATO L'ORIENTAMENTO ASTRONOMICO. NEL FARLO MI SONO ATTENUTO RIGOROSAMENTE AL CRITERIO DI SCHAEFER. L'ANALISI ARCHEOASTRONOMICA DI UN POTENZIALE SITO ARCHEOLOGICO ARSTRONOMICAMENTE SIGNIFICATIVO INFATTI, DEVE ESSERE CONSISTENTE RISPETTANDO TRE DATI FONDAMENTALI: LA CONSISTENZA ARCHEOLOGICA, LA CONSISTENZA ETNOGRAFICA E LA CONSISTENZA ASTRONOMICA.

SECONDO IL DIARIO PUBBLICATO POSTUMO DI LUIGI LAZZARIN(1891-1915) IN CUI SONO TRASCRITTE INFORMAZIONI STORICHE OTTENUTE DALLO STUDIO DELLE NUMEROSE PERGAMENE DELL'ARCHIVIO DI FAMIGLIA, NONCHE' DA ANTICHE PUBBLICAZIONI LOCALI, I PRIMI ABITANTI DELLA VAL DI ZOLDO E DEL CADORE FURONO I TAURISCI. IL MANOSCRITTO, SEBBENE IN MODO SUPERFICIALE, RIPORTA QUANTO DOCUMENTATO QUALCHE SECOLO PRIMA DAGLI STORICI GIUSEPPE CIANI(1793-1867) E GIORGIO PILONI FU ODORICO. IN PATICOLAR MODO IL PILONI RIFERENDOSI ALLA PROVINCIA DI BELLUNO SRIVE"... gran parte del territorio bellunese era dalli Norici habitato..." MENTRE A RIGUARDO DELLO ZOLDANO AGGIUNGE "...e specialmente Zaurnia Castello da loro edificato quale si chiama ora Zaudo...". IL PRIMO DOCUMENTO CHE ATTESTA LA VAL DI ZOLDO E' UNA BOLLA PAPALE DI LUCIO III° IN CUI IL NOME DELLA VAL DI ZOLDO VIENE ATTESTATO COME ZAUDI ("Plebem Sancti Floriani de Zaudo cum capellis suis, et comitatum ipsius cum jurisdictione et districto in pertinentiis ipsius zaudi"). TALI RESOCONTI TROVANO RISCONTRO NEI REPERTI RINVENUTI NEL CADORINO, SPECIALMENTE A LAGOLE E A VALLE DI CADORE (quest’ultimo sito importantissimo per attinenze etnografiche con lo zoldano), E CONSERVATI AL MUSEO ARCHEOLOGICO DI PIEVE DI CADORE. I MANUFATTI PRESENTANO FATTURA NORICA E IN ALCUNI CASI INFLUENZA RETICA. A RIGUARDO VORREI AGGIUNGERE UN DETTAGLIO MOLTO IMPORTANTE AI FIN DELLA RICERCA STORICO ARCHEOLOGICA; FRA ZOLDANO ED AGORDINO VI SONO DELLE INCISIONI CONFINARIE ROMANE SCOPERTE NEGLI ANNI 30 E SONO DATABILI FRA IL I ED IL II SECOLO D.C. LE INCISIONI SI RIFERISCONO AL CONFINE FRA IL MUNICIPIUM DI BELODUNUM E IULIUM CARNICUM: - FIN (es) BEL (unatorum) IUL (iensium)-
CIO' VA A CONFERMARE QUANTO EMERSO FINORA E SUGGERISCE L'IDEA CHE LA PARTE ORIENTALE DELLA PROVINCIA DI BELLUNO FOSSE DI ORIGINE NORICA MENTRE LA PARTE OCCIDENTALE FOSSE DI ORIGINE RETICA.

IL TESSUTO ETNOGRAFICO DI CORTINA D'AMPEZZO

SECONDO IL MITO LA PRIMA FONDAZIONE DI CORTINA D'AMPEZZO VIENE RICONDOTTA ALLE FIGURE DI DONNA DINDIA E ZAN DE RAME CHE FONDANO UN PICCOLO INSEDIAMENTO  PALIZZATO SULLE PENDICI DEL MONTE FALORIA. PIU' PRECISAMENTE NEI PRESSI DELLA CONTRADA DI MILJERA. 

RILIEVO TOPOGRAFICO E SATELLITARE



ARRIVATO A QUESTO PUNTO, DOPO AVER PRESO VISIONE DELLE SCOPERTE ARCHEOLOGICHE AVVENUTE ED AVER LETTO QUANTO RIPORTA IL MITO, E' POSSIBILE PROCEDERE CON LO STUDIO VERO E PROPRIO ATTRAVERSO IL RILEVAMENTO TOPOGRAFICO DEI SITI. 
 IL SITO PRESO IN ESAME

COORDINATE 46° 32'13.41"N 12°8'51.08"E
DIMENSIONE ASSI 391 E 294 MT
RAPPORTO ASSIALE: 391/294=1.33

il probabile primo insediamento di cortina d'ampezzo

ANALISI ASTRONOMICA DEL SITO

AZIMUT RILEVATI

57.2°
147.2°
237.2°
327.2°

EVENTI ASTRONOMICI RILEVATI
147.2° LEVATA ELIACA DI SHAULA AL SOLSTIZIO INVERNALE
237.2° TRAMONTO ELIACO DI SAIPH ALL'IMBOLG

IL SITO E' DATABILE AL 600 A.C. CON 2-3 SECOLI DI SCARTO



lunedì 6 maggio 2019

the Paititi kingdom

Treating a case as complex as that inherent in Paititi a premise is a must: one can not speak of a single city as it is the search for an entire kingdom.
In fact my personal research starts from a site discovered between 2006 and 2008: the lost citadel of Miraflores.Owning the coordinates of the archaeological
site I used google earth to check if it was possible to see it from a satellite. if so, I would have been able to see even the largest city.
In doing so, I used remote sensing to beat the national parks of Manu and Megantoni by identifying some quadrangular structures of which one perfectly matches the design of Blas Valera, the Jesuit who apparently reached the kingdom
Among other things I could see how these structures seem oriented similarly.this means that the origin of these squares can be traced back to a single hand; if we bear in mind that the larger structure is oriented exactly like the city of Cuzco it is obvious how the Inca's hand is the only valid option.

the citadel of Miraflores
site orientation
the structure is obvious
                                                                                 http://archeoundergrownd.blogspot.com/2016/07/paititi-siamo-vicini-alla-verita-nuove.html

site orientation



In the megantoni national prask I have identified two structures http://archeoundergrownd.blogspot.com/2018/08/paititi-or-pantiacollo-lost-city-of_2.html



the orientation is opposite to the previous case

the largest possible city
lama in dios
cuzco: 1200a.d.

there are other structures adjacent to the city due to paititi




lunedì 25 marzo 2019

LA PRESENZA RETICO NORICA NEL TRIVENETO

Una breve premessa è doverosa: ho intrapreso questo percorso di studio quattro anni fa partendo da nozioni che da sole sarebbero state insufficienti per avere una chiara visione d'insieme dell'area presa in esame.
All'inizio del libro "note di storia zoldana" si fa menzione di come il Ciani(storico bellunese) asserisse che i primi abitanti del Cadore fossero i Taurisci(popolo cltico ndr) e di come Luigi Lazzarin ipotizzasse la stessa cosa riguardasse lo zoldano.
Per quanto riguarda il Cadore la cosa viene confermata dal fatto che sul montericco si ergeva un  castelliere del X° secolo a.c. chiamato Catubria( catubria>cadubria>caduria>Cadore). successivamente sulla struttura è stato eretto un castello medievale.
Se per il Cadore la cosa è confermata verrebbe da pensare che non si può affermare lo stesso per lo zoldano in quanto l'area non è stata oggetta di scavi archeologici(almeno non ufficialmente). In realtà vi è un piccolo dettaglio che va a confermare la veridicità delle fonti in mio possesso: nelle note del libro sopra citato viene descritta la presenza in valle  di un  castello di Ezzelino III° denominandolo Catel Roman sa Barech. il termine Barech(o barec) è un termine celtico indicante una struttura che,a seconda delle dimensioni,è o un recinto silvo pastorale oppure un castelliere. link a riguardo http://www.brera.mi.astro.it/~adriano.gaspani/barec.htm .
Dunque si può asserire che l'origine delle due vallate vada a coincidere.
Partendo da questo pressupposto ho eseguito uno studio multidisciplinare tenendo conto di elementi etnografici(miti e leggende), toponomastici, mappe sui confini fra cultura di Este e regni retico e norico notizie storiche, prove archeologiche, prove astronomiche. Ho studiato, come controprova siti già conosciuti quali Belginum in Germania, Aquileia e Ceneda.
Ho dunque potuto notare come in presenza di leggende e toponimi uguali vi siano strutture di forma uguale( ascrivibili ad insediamenti o santuari celtici(la forma deglle strutture celtiche è l'ellisse pitagorica ovvero il rapporto fra l'asse maggiore e quello minore è di 4/3 =1.33periodico. Ad esempioprendendo in considerazione la leggenda delle dame è presente nell'agordino,nello zoldano e nel cadorino(Valle di Cadore);nel cadorino il sito è stato scavato ed i reperti emersi sono conservati al museo di Pieve di Cadore.
Ho altresì studiato la saga dei Fanes in quanto nella stessa viene scritto ove cercare le strutture descritte. Andando a verificare ho constatato come le zone studiate in precedenza andassero a collegarsi direttamente con la saga presa in considerazione.
Un esempio: nella saga vengono menzionate due strutture ubicate un a a Canazei e l'altra a Cortina d'ampezzo; sembrerebbe, almeno in apparenza di non poter collegare nessuna delle due strutture con altre prese in esame. Invece, osservando la toponomastica dei luoghi il collegamento risulta essere più che evidende. A Canazei abbiamo i toponimi Canazei e Cercenà, nello zoldano nel sito studiato sullo spiz Zuel ritroviamo gli stessi toponimi nella forma col Canazè e Cercenà. Zuel è una zona di Cortina d'Ampezzo e anche quì troviamo la stessa struttura simile alle altre.
Altri esempi di toponimi simili fra loro sono Vigo di Cadore,Vigo di Fassa(in dialetto Vich), Vich(nevegal bl) senza poi dimenticare i vari Pralongo e Campolongo sparsi nella zona(a Belginum con la forma di Longkamp).
Come prove archeologiche, oltre a quelle citate, vi sono gli scavi condotti a Belluno, ove sono emerse palizzate costruite con la stessa tecnica degli oppida celtici, e la certezza che Feltre sia di origine retica.
Detto questo ho provveduto a studiare le strutture da un punto di vista astronomico: ho verificato la presenza di orientamenti astronomici simili fra le strutture prese in esame. C'è, a riprova, pure uno studi del Prof. Adriano Gaspani effettuato a Sorriva, in comune di Sovramonte.






ESEMPI DI TOPONIMI SIMILI













STUDI EFFETTUATI
https://www.duepassinelmistero2.com/studi-e-ricerche/archeoastronomia/oppidum-val-di-zoldo/
http://archeoundergrownd.blogspot.com/2018/09/the-astronomical-orientation-of-belginum.html
http://archeoundergrownd.blogspot.com/2018/02/la-presenza-celtica-in-val-di-zoldo.html
http://archeoundergrownd.blogspot.com/2018/03/sappada-sappade-e-ceneda-casi-similari.html
http://archeoundergrownd.blogspot.com/2018/04/studiando-ed-analizzando-immagini.html
http://archeoundergrownd.blogspot.com/2018/04/zuel-la-presenza-celtica-fra-val-di.html
http://archeoundergrownd.blogspot.com/2018/05/alba-di-canazei-un-santuario-della.html
http://archeoundergrownd.blogspot.com/2018/10/il-dunum-di-soccherbl.html
http://archeoundergrownd.blogspot.com/2018/10/il-barech-di-cassopn.html
http://archeoundergrownd.blogspot.com/2018/10/loppidum-di-aquileiaud.html
http://archeoundergrownd.blogspot.com/2019/02/trattando-la-saga-dei-fanes-bisogna.html
http://archeoundergrownd.blogspot.com/2019/02/lago-ghedina-un-santuario-legato-alla.html
http://archeoundergrownd.blogspot.com/2019/02/i-luoghi-dei-fanes-lalto-nuvolau.html
http://archeoundergrownd.blogspot.com/2019/03/conturines-la-capitale-dei-fanes.html



BIBLIOGRAFIA

ADRIANO GASPANI
ARCHEOASTRONOMIA SATELLITARE

FONDAZIONE LERICI
COME NASCONO E COME SI VEDONO LE TRACCE DI FORMAZIONI SEPOLTE

EUGENIO PADOAN
ARCHEOLOGIA BELLUNESE cronache di una quotidiana ricerca

FLORIANO PELLEGRINI-PAOLO ZANMATTEO-SILVANO ZANMATTEO
NOTE DI STORIA ZOLDANA nelle memorie di Luigi Lazzarin

TOPONOMASTICA
https://www.openstarts.units.it/bitstream/10077/21384/1/05-Frau_113-144.pdf
http://www.unife.it/interfacolta/lm.preistoria/insegnamenti/fonti-antiche/materiale-didattico-1/a-a-2014-15/Calzolari%203%202014-2015.pdf
http://www.comune.pontey.ao.it/app/uploads/2012/01/Capitolo-I-Toponimi-AUTRICE-Fausta-BAUDIN.pdf
http://www.continuitas.org/texts/benozzo_toponimi.pdf
https://www.alssa.it/Documenti/Seminari/4/04%20-%20Radici%20di%20toponimi%20montani.pdf
http://tesi.cab.unipd.it/50234/1/ALESSIO_PILERI_2015.pdf
http://lucio-iuos.blogspot.com/2010/11/toponimi-del-veneto-di-possibile.html
https://it.wikipedia.org/wiki/Toponimi_celtici_d%27Italia:_i_poleonimi_localizzati_(A-L)
https://it.wikipedia.org/wiki/Toponimi_celtici_d%27Italia:_i_poleonimi_localizzati_(M-Z)
https://forum.termometropolitico.it/192572-toponimi-celtici-della-cisalpina.html
http://www.wikiwand.com/it/Toponimi_celtici_d%27Italia


venerdì 8 marzo 2019

CONTURINES LA CAPITALE DEI FANES

Studiando il mito dei Fanes emerge che la capitale del regno fosse ubicata sulle Conturines, altipiano vcompreso fra le province di Bolzano e Belluno; è chiaro che una città non può essere ubicata sulla cima di una montagna soprattutto se si tiene a mente una cosa fondamentale: non vi sono tracce visibili di strade che che conducano sull'altipiano in questione.
E' dunque questa la ragione fondamentale che mi ha spinto a cercare il sito alle pendici del monte Cima Conturines. Ho scoperto un sito interessante sul passo Valparola alle coordinate di 46°33'12.05"N 11°57'45.51"E; una successiva elaborazione dell'immagine satellitare atta ad estrarre la coda dell'infrarosso è andata fugare ogni dubbio in quanto è emersa un'ellisse pitagorica(asse maggiore 730 mt asse minore 548 rapporto assiale 1.33) tipica forma degli insediamenti celtici.
Ho, così potuto determinare gli azimut e datare il sito. L'insediamento,come spesso accade, risulta esser correlato ad un santuario (nemeton alle coordinate di 46°32'22.56"N 11°57'50.12"E.

Il sito preso in esame

immagine all'infrarosso:l'ellisse risulta ben visibile

gli orientamenti dei sitiu

ANALISI ARCHEOASTRONOMICA

AZIMUT                            ALTEZZA ORIZZONTE
(Oppidum/dunum)
86.25                                                 17.72
176.25                                                11.31
266.25                                                7.47
356.25                                                11.86

(Nemeton)
51.35                                                  11.55
231.35                                                18.65
141.35                                                21.13
321.35                                                13.04

FENOMENTI ASTRONOMICI RILEVATI

(oppidum/dunum)
95.85 LEVATA ELIACA DELLE PLEIADI A BELTANE
166.25 LEVATA ACRONICA DI SHAULA A BELTANE

(nemeton)
51.35   LEVATA ELIACA DI CASTOR AL SOLSTIZIO ESTIVO


I SITI SONO DATABILI AL 550 AVANTI CRISTO CON UNO SCARTO DI 250 ANNI

martedì 26 febbraio 2019

IL CASTELLO DI CAMBRIATH

Nella leggenda il cavaliere dei colchici si narrano le vicissitudini del signore del castello di Podestagno(https://it.wikipedia.org/wiki/Castello_di_Botestagno) e del signore di Cambriath e del loro duello mortale. Il toponimo nei documenti storici viene ubicato, come riportato dal Wolff, a Braies vecchia; il Wolff asserisce anche che nel 1900 gli anziani del luogo lo chiamassero Kameriot.
Se si tiene conto che il signore di Cambriath nasce a seguito di un incantesimo notturno svolto con la luna, si evince come la leggenda affondi le proprie radici nel mito.ù
Da un'analisi setellitare sono emerse due strutture: un'ellisse ed un rettangolo. Tenendo conto che la prima fondazione del castello di Podestagno viene collocata fra il VII e L'VIII secolo d.c. e risulta esser opera longoobarda, ho eseguito un'analisi archeoastronomica della struttura rettangolare.
La struttura è databile al 600 d.c. circa e risulta essere orientata agli equinozi(levata eliaca di SCHEAT all'equinozio di primavera, levata eliaca di SIRIO all'equinozio d'autunno, levata del sole agli equinozi)

le strutture messe in evidenza


gli allineamenti del sito

bibliografia: Rododendri bianchi delle dolomiti Carl Felix Wolff

mercoledì 20 febbraio 2019

I LUOGHI DEI FANES: l'alto nuvolau

La saga inizia con il matrimonio della regina dei Fanes con un re forestiero il quale non conosceva l'alleanza segreta che in tempi antichi il popolo de Fanes ebbe stretto con le marmotte. Un giorno mentre cacciava sull'alto Nuvolau il re catturò un piccolo aquilotto. Lo aveva appena chiuso nel carniere quando l'aquila adulta lo attaccò; ne conseguì una lotta feroce finchè il re decise di restituire l'aquilotto alla madre. L'aquila adulta decise allora di premiare il re per il suo gesto proponendogli un'alleanza che sarebbe avvenuta, come da tradizione, con lo scambio di gemelli.
Qualche giorno più tardi il re inviò uno scudiero per concludere il patto. Le gemelle presentate all'aquila erano Dolasilla ed una marmotta bianca. Mentre l'aquila volò via lo scudiero, rimasto solo con Dolasilla, venne attaccato dallo stregone Spin de Mus(scheletro di mulo) e solo l'intervento dell'eroe Ey de Net scongiurò che lo scontro potesse risultar fatale per la piccola Dolasilla.
Nello scontro lo stregone perse la Rajetta, il gioiello più prezioso al mondo, e l'eroe lo diede in omaggio alla principessa in fasce.
Attraverso il telerilevamento satellitare ho individuato un'ellisse pitagorica nei pressi del monte Nuvolau.
 E' evidente che il mito tratti il fatto di come le genti retiche siano state travolte durante le invasioni barbariche un po' meno(ma non meno significativo) il fatto che nel mito siano nascost. precisi riferimenti astronomici e calendariali
Lo studio dell'orientamento del sito ha fatto emergere dei dati molto interessanti. Primo fra tutti l'identificazione di Spin de Mus con la costellazione dello scorpione(tesi già presa in considerazione in precedenza e quì confermata(1));risulta altresì probabile che identificassero le Marmotte con la costellazione delle Pleiadi(2).
Dal mito emerge l'archetipo dello scontro fra l'elemento oscuro(Spin de Mus) e quello luminoso(dolasilla)...  Quì l'elemento oscuro viene sconfitto e perde la rajetta(la gemma lucente) e riesce a riottenerla quando al termine della saga l'elemento chiaro muore.
Da un  punto di vista calendariale si può notare come tali eventi vadano ad interessare le due principali festività celtiche:Beltane(l'inizio della stagione luminosa) e Tri noxisamoni(shamain, il capodanno celtico, l'inizio della stagione oscura)

il sito del Nuvolau.

 ANALISI ARCHEOASTRONOMICA
 Coordinate 46°29'59.89"N 12°13'39.02"E
dimensioni ellisse 125mt e 93mt
altitudine 2085mt slm

AZIMUT                               ORIZZONTE ASTRONOMICO

86.36°+-0.25                                               2.74
266.36°   "                                                   17.08
176.36     "                                                   19.79
356.36    "                                                    7.74

EVENTI ASTRONOMICI RILEVATI

86.36°LEVATA ACRONICA DI ALTAIR DURANTE LA III° DECADE DI MAGGIO
176.36LEVATA ACRONICA DI ANTARES DURANTE LA I° DECADE DI GIUGNO(BELTANE)

ANALISI STATISTICA DI CASUALITA'

86.36 & 266.36
0.1(1485.85/663.69)/180=0.0012%

176.36 & 356.36
0.1(1485.85/308.25)/180=0.0026%

probabilità media 0.0019%

Nel sito ci sono 2 allineamenti e 2 linee astronomicamente significative pertanto:
(2;2)*0.0019^2(1-0.0019)^(2-2)=0.00000361
la probabilità che nel sito ci siano allineamenti casuali è dello 0.000361%

Il sito è databile fra il III°secolo a.c e il II°secolo d.c

la levata di Altair con quell'azimut e quell'altezza 

la levata di Antares con quell'azimut e quell'altezza
(1)http://archeoundergrownd.blogspot.com/2018/05/alba-di-canazei-un-santuario-della.html
(2)http://archeoundergrownd.blogspot.com/2019/02/lago-ghedina-un-santuario-legato-alla.html

bibliografia:l'anima delle dolomiti Carl Felix Wolff

lunedì 18 febbraio 2019

L'ORIENNTAMENTO ASTRONOMICO DEI TEMPLI DI PYRGI

Pyrgi era il porto di Cerveteri e veniva menzionata come metropolis. Gli scavi hanno portato alla luce due templi che presentano un orientamento simile. Il tempio A è datato fra il 460 ed il 470 a.c. mentre il tempio B è del VI secollo a.c.

la mappa degli scavi
Analisi archeo astronomica

AZIMUT                 ORIZZONTE ASTRONOMICO

tempio A
231.11+-0.25                             -0.02

tempio B
233.39+-0.25                             -0.02

EVENTI ASTRONOMICI RILEVATI

231.11   TRAMONTO ELIACO DI SHAULA ALL'EQUINOZIO AUTUNNALE

233.39  TRAMONTO ELIACO DEL SAGITTARIO ALL'EQUINOZIO AUTUNNALE

STATISTICA
231.11
0.1*(308.32/145.28)/180=0.00117%

233.39
0.1*(308.28/106.11)/180=0.0016%

venerdì 15 febbraio 2019

I LUOGHI DEI FANES

Trattando la saga dei Fanes bisogna prendere in considerazione il libro di Carl Felix Wolff "l'anima delle Dolomiti" ove la saga viene narrata così come lo scrittore l'ha sentita dalla genti della zona. Siccome che il Wolff nel 1957 viene premiato dall'università di Innsbruck per i suoi studi sulle genti reticoromane e ,fra l'altro la saga è molto simile a quella arturiana, sappiamo che l'origine del mito sia celtico.
Visto che nella saga vengono indicati luoghi precisi mi è venuta l'idea di utilizzare il telerilevamento satellitare onde verificare l'esistenza di siti celtici nelle zone suddette; qundi mi sono aspettato la presenza di ellissi pitagoriche e/o circoli.

Nuvolau
Luogo ove il re dei Fanes stringe l'alleanza con l'aquila maestosa.
Rilevata ellissi pitagorica(assi 125 e 93) alle coordinate di 46°29'59.89" 12°13'39.02"E
Nell'area ho rilevato la presenza di due altre ellissi che sono orientate fra loro coo.46°30'44.82"N 12°02'23.84"E(assi 82 e 61) e 46°31'07.50"N 12°02'05.99"E


ellisse sul nuvolau


le altre due ellissi rilevate in zona

Contrin
reggia di re Odelghes sopprannominato Sabja de fek(spada di fuoco)
Studiando l'area denominata "locia de Contrin" ho verificato la presenza di un'ellisse pitagorica(assi 175 e 131) alle coordinate di 46°27'20.08"N 11°47'32.67"E
Il sito risulta esser orientato col sito di Alba di Canazei già studiato in Precedenza http://archeoundergrownd.blogspot.com/2018/05/alba-di-canazei-un-santuario-della.html



le due ellissi orientate fra loro
Aurona
Secondo il mito nel bosco dell'aurona vi sarebbero delle porte d'oro che condurrebbero al regno sotterraneo dell'Aurona. Rilevato circolo di 93 mt di diametro alle coo di 46°29'46.48"N 11°54'07.81"E
il circolo rilevato
Plan de corones
luogo ove dolasilla viene incoronata. rilevata ellisse pitagorica (assi173 e 130) alle coordinate di 46°44'22.91"N 11°58'77.85"E

ellisse di Plan de Corones

Battaglia di fiammes
Loco vicino all'abitato di cortina si nota l'esistenza di un'ellisse pitagorica già studiata in precedenza (http://archeoundergrownd.blogspot.com/2018/04/zuel-la-presenza-celtica-fra-val-di.html)
coordinate 46°33'44.87"N 12°07'46.37"E

ellisse nei pressi di Fiammes

Migogn
Luogo dove l'eroe Ey de Net si reca per ottenere consiglio dalla strega Tsicuta. nell'area sono state rilevate due ellissi pitagoriche alle coordinate di 46°26'16.44"N 11°58'06.33"E(assi 78 e 58)
e 46°26'15.19"N 11°57'12.77"E(assi39 e 29)







Costa del mez net
non mi è stato possibile verificare la zona inquanto privo di dati toponomastici che mi aiutassero ad identificare la zona.

lago Ghedina
Loco ove ey de Net si reca per ottenere consiglio sito già studiato http://archeoundergrownd.blogspot.com/2019/02/lago-ghedina-un-santuario-legato-alla.html

Battaglia del Pralondjà
sito ubicato sul passo Campolongo.

Conturines
Capitale del regno secondo la tradizione ubicata sulle cime di Conturines. Ovviamente un oppidum mal si presta ad essere collocato sulla cima di una montagna. Rilevata un'a anomalia alle coordinate di 46°33'15.39"N 11°57'39.40"E; si possono notare quelli che sembrano essere i resti di  fossati difensivi. E' probabile che si tratti di Conturines, l'antica capitale dei Fanes



La probabile capitale dei Fanes


NEAR INFRARED

Furcia dei fers
monte dove avviene il massacro dei Fanes.
rilevate tre ellissi pitagoriche nella zona alle coordinate di46°35'29.24"N 12°04'14.16"E(assi 190 e 142); 46°36'49.25"N12°04'38.38"E(assi 90 e 67) e 46°38'42.67"N 12°00'53.24"E(assi 104 e 78)


Furcia dei Fers
Braies
luogo ove si rifugiano gli ultimi Fanes. sulla sponda occidentale dell'ononimo lago ho rilevato un'ellisse pitagorica alle coordinate di 46°41'41.40"N12°04'58.79"E(assi 78 e 58)
l'ellisse è ben visibile

bibliografia: l'anima delle dolomiti  Carl Felix Wolff

martedì 5 febbraio 2019

LAGO GHEDINA UN SANTUARIO LEGATO ALLA SAGA DEI FANES

Nella saga dei Fanes viene raccontato di come Ey De Net, il principe guerriero dei Duranni, si rechi a Cortina D'Ampezzo al lec de Lunèdes(lago delle apparizioni, oggi lago Gedina)per interpellare le Mjanines, delle ninfe che abitano il lago. Per evocarle l'eroe deve eseguire un preciso rituale notturno.
Studiando la zona ho scoperto la presenza di un'ellisse pitagorica(asse maggiore 70mt asse minore 52,5mt rapporto assiale 1.333333333333333...)nelle immediate vicinanze del lago.
Tale struttura è ascrivibile ad un nemeton ovvero il tipico santuario celtico. Il sito,data l'ubicazione, risulta esser simile al santuario di Lagole.


la struttura è ben evidente





ANALISI ARCHEOASTRONOMICA

Azimut         altezza orizzonte astronomico

84.48°+-0.15°                     6.96°
174.48°    "                           5.3°
264.48°    "                       23.76°
354.48°    "                         5.78°

EVENTI ASTRONOMICI RILEVATI

84.48° Levata eliaca delle pleiadi alla festività di beltane

la levata eliaca delle pleiadi con quell'azimut e quell'altezza

IL SITO E' DATABILE AL 650 A.C. CON UN SCARTO DI 150 ANNI(VI°-VIII° secolo a.c.)


INDAGINE STATISTICA DI PROBABILITA' DI CASUALITA'

84.48° & 264.48°
0.15(538.53/327.98)/180=0.00136%(Arrotondato per eccesso 0.0014)

174.48° & 354.48°
0.15(538.98/131.8)/180=0.0034%

PROBABILITA' MEDIA 0.0024%

Nel sito ci sono 2 allineamenti ed 1 linea astronomicamente significativa;
pertanto.
(2;1)0.0024^1(1-0.0024)^(2-1)=0.00239
Ciò significa che la possibilità che nel sito ci siano allineamenti casuali è dello 0.24%(dato arrotondato per eccesso)




mercoledì 9 gennaio 2019

la saga dei Fanes: il regno dei Duranni e dei Peleghetes

Nella saga dei Fanes vengono citate molti regni fra cui spicca il nome dei Duranni. Di questo popolo menzionato nella saga e nella leggenda "le nozze di Merisana"(meridiana?) si sa poco o nulla a parte qualche toponimo e qualche elemento che potrebbe indicare la corretta ubicazione del regno(*1).
Nella leggenda "le nozze di Merisana"  si afferma che il regno dell'ondina(spirito che abita i corsi d'acqua) Merisana si estendeva dal monte Cristallo fino ai monti azzurri dei Duranni. Analizzando la leggenda e,sopra ogni altra cosa, prendendo in considerazione la presenza di reperti di indiscusso pregio storico, si può asserire che il regno dei Duranni fosse ubicato tra il passo Duran ed il monte Duranno comprendendo la bassa Val di Zoldo ed il basso Cadore mentre il regno dei Peleghetes ,il popolo di Merisana,  comprendendesse la alta Val di Zoldo ed arrivasse fino alla conca ampezzana.
Vediamo nel dettaglio gli elementi che forniscono le prove a riguardo.
Gli unici monti che nell'area presa in esame presentano rocce di colore azzurro sono ubicate nel basso zoldano(Spiz Zuel, Monte Punta, Col Dur, Monte Rite), mentre nell'area che secondo il mito è stata abitata dai Peleghetes, si possono trovare petroglifi circolari che secondo gli archeologi sarebbero dei segni di confine. Tali incision rupestri sono visibili sul monte pore, a Mondeval(*2), sul passo Giau, nella alta val di Zoldo mentre sono del tutto assenti nella bassa val di Zoldo.
Seppure questi siano elementi che a prima vista possono apparire insufficienti si pùò asserire che labassa val di Zoldo fosse una parte del regno dei Duranni patria di Ey de Net principe duranno eroe difensore di Dolasilla la principessa guerriera dei Fanes.

pietre provenienti dai monti del basso zoldano


(*1)http://www.ilregnodeifanes.it/italiano/temi4.htm
(*2) https://www.duepassinelmistero2.com/studi-e-ricerche/archeoastronomia/una-stonehenge-dolomitica/
bibliografia
Carlo Felice Wolff I monti pallidi Cappelli editore