domenica 22 settembre 2019

la fondazione di Cortina d'ampezzo


INTRODUZIONE
CON QUESTO STUDIO SI VUOLE DIMOSTRARE COME , CON L'OPPORTUNA METODOLOGIA DI RICERCA, SIA POSSIBILE EFFETTUARE NUOVE SCOPERTE ARCHEOLOGICHE ATTRAVERSO IL TELERILEVAMENTO SATELLITARE E LO STUDIO ARCHEOASTRONOMICO DEI POSSIBILI SITI RILEVATI. PER FaRLO SONO STATI UTILIZZATI PARTICOLARI SOFTWARE DI INTELLIGENZA ARTIFICIALE E DI SIMULAZIONE ASTRONOMICA.
NEL DETTAGLIO HO PRESO COME OGGETTO DI STUDIO IL PROBABILE SITO ASCRIVIBILE ADDUN DUNUM CELTICO CHE PUO' RICONDURRE ALLA PRIMA FONDAZIONE  DI CORTINA D'AMPEZZO E NE HO STUDIATO L'ORIENTAMENTO ASTRONOMICO. NEL FARLO MI SONO ATTENUTO RIGOROSAMENTE AL CRITERIO DI SCHAEFER. L'ANALISI ARCHEOASTRONOMICA DI UN POTENZIALE SITO ARCHEOLOGICO ARSTRONOMICAMENTE SIGNIFICATIVO INFATTI, DEVE ESSERE CONSISTENTE RISPETTANDO TRE DATI FONDAMENTALI: LA CONSISTENZA ARCHEOLOGICA, LA CONSISTENZA ETNOGRAFICA E LA CONSISTENZA ASTRONOMICA.

SECONDO IL DIARIO PUBBLICATO POSTUMO DI LUIGI LAZZARIN(1891-1915) IN CUI SONO TRASCRITTE INFORMAZIONI STORICHE OTTENUTE DALLO STUDIO DELLE NUMEROSE PERGAMENE DELL'ARCHIVIO DI FAMIGLIA, NONCHE' DA ANTICHE PUBBLICAZIONI LOCALI, I PRIMI ABITANTI DELLA VAL DI ZOLDO E DEL CADORE FURONO I TAURISCI. IL MANOSCRITTO, SEBBENE IN MODO SUPERFICIALE, RIPORTA QUANTO DOCUMENTATO QUALCHE SECOLO PRIMA DAGLI STORICI GIUSEPPE CIANI(1793-1867) E GIORGIO PILONI FU ODORICO. IN PATICOLAR MODO IL PILONI RIFERENDOSI ALLA PROVINCIA DI BELLUNO SRIVE"... gran parte del territorio bellunese era dalli Norici habitato..." MENTRE A RIGUARDO DELLO ZOLDANO AGGIUNGE "...e specialmente Zaurnia Castello da loro edificato quale si chiama ora Zaudo...". IL PRIMO DOCUMENTO CHE ATTESTA LA VAL DI ZOLDO E' UNA BOLLA PAPALE DI LUCIO III° IN CUI IL NOME DELLA VAL DI ZOLDO VIENE ATTESTATO COME ZAUDI ("Plebem Sancti Floriani de Zaudo cum capellis suis, et comitatum ipsius cum jurisdictione et districto in pertinentiis ipsius zaudi"). TALI RESOCONTI TROVANO RISCONTRO NEI REPERTI RINVENUTI NEL CADORINO, SPECIALMENTE A LAGOLE E A VALLE DI CADORE (quest’ultimo sito importantissimo per attinenze etnografiche con lo zoldano), E CONSERVATI AL MUSEO ARCHEOLOGICO DI PIEVE DI CADORE. I MANUFATTI PRESENTANO FATTURA NORICA E IN ALCUNI CASI INFLUENZA RETICA. A RIGUARDO VORREI AGGIUNGERE UN DETTAGLIO MOLTO IMPORTANTE AI FIN DELLA RICERCA STORICO ARCHEOLOGICA; FRA ZOLDANO ED AGORDINO VI SONO DELLE INCISIONI CONFINARIE ROMANE SCOPERTE NEGLI ANNI 30 E SONO DATABILI FRA IL I ED IL II SECOLO D.C. LE INCISIONI SI RIFERISCONO AL CONFINE FRA IL MUNICIPIUM DI BELODUNUM E IULIUM CARNICUM: - FIN (es) BEL (unatorum) IUL (iensium)-
CIO' VA A CONFERMARE QUANTO EMERSO FINORA E SUGGERISCE L'IDEA CHE LA PARTE ORIENTALE DELLA PROVINCIA DI BELLUNO FOSSE DI ORIGINE NORICA MENTRE LA PARTE OCCIDENTALE FOSSE DI ORIGINE RETICA.

IL TESSUTO ETNOGRAFICO DI CORTINA D'AMPEZZO

SECONDO IL MITO LA PRIMA FONDAZIONE DI CORTINA D'AMPEZZO VIENE RICONDOTTA ALLE FIGURE DI DONNA DINDIA E ZAN DE RAME CHE FONDANO UN PICCOLO INSEDIAMENTO  PALIZZATO SULLE PENDICI DEL MONTE FALORIA. PIU' PRECISAMENTE NEI PRESSI DELLA CONTRADA DI MILJERA. 

RILIEVO TOPOGRAFICO E SATELLITARE



ARRIVATO A QUESTO PUNTO, DOPO AVER PRESO VISIONE DELLE SCOPERTE ARCHEOLOGICHE AVVENUTE ED AVER LETTO QUANTO RIPORTA IL MITO, E' POSSIBILE PROCEDERE CON LO STUDIO VERO E PROPRIO ATTRAVERSO IL RILEVAMENTO TOPOGRAFICO DEI SITI. 
 IL SITO PRESO IN ESAME

COORDINATE 46° 32'13.41"N 12°8'51.08"E
DIMENSIONE ASSI 391 E 294 MT
RAPPORTO ASSIALE: 391/294=1.33

il probabile primo insediamento di cortina d'ampezzo

ANALISI ASTRONOMICA DEL SITO

AZIMUT RILEVATI

57.2°
147.2°
237.2°
327.2°

EVENTI ASTRONOMICI RILEVATI
147.2° LEVATA ELIACA DI SHAULA AL SOLSTIZIO INVERNALE
237.2° TRAMONTO ELIACO DI SAIPH ALL'IMBOLG

IL SITO E' DATABILE AL 600 A.C. CON 2-3 SECOLI DI SCARTO