giovedì 17 maggio 2018

ALBA DI CANAZEI UN SANTUARIO DELLA PRIMA ETA' DEL FERRO


Studiando la storia e la cultura delle Dolomiti ho approfondito la mia conoscenza della saga dei Fanes; la leggenda descrive come, in tempi vejes vejores(vecchi più vecchi),esistesse un regno che si estendeva dai monti fino al mare e narra di come esso sia caduto in seguito a seguito di un'invasione di una coalizione di tribù nemiche(i Cajütes, i Cadubrenes, i Lastojeres, i Peleghetes ed all'inizio anche dai potenti Duranni).
In primo luogo il fatto che la tradizione ponga la battaglia finale, dove Dolasilla, la principessa guerriera, venne trafitta a morte sul Pralongià, toponimo di chiara origine celtica, rende palese la natura del mito.


Breve riassunto del mito 

Dolasilla, figlia del re dei Fanes riceve in regalo dai nani un pelliccia scintillante che usata come corazza l'avrebbe resa invincibile.
I nani  le predicono che l'imbattibilità in battaglia sarebbe durata finchè non si fosse sposata.
Presso li lago d'argento ottiene 13 frecce magiche ed infallibili.
Nella battaglia di Fiames viene trafitta da una freccia magica scagliata dallo stregone spin de mus(scheletro di mulo) ciononostante i Fanes riescono a sopraffare il nemico. Ey de Net(occhio della notte) principe dei Duranni, sebbene facesse parte dello schieramento avverso,
rimane folgorato dalla principessa e, decidendo che il proprio destino fosse stato di starle accanto, chiede al re di esser arruolato. A tal proposito si reca dai nani e fa costruire uno scudo che solo lui possa portare e diventa il difensore della principessa.
Dopo una serie di vittorie Ey de Net chiede la mano di Dolasilla ed il re, sebbene fosse a conoscenza della predizione fatta dai nani(imbattibile fino al matrimonio), acconsente alle nozze. A questo punto il re per avidità bandisce Ey de Net dal regno convinto che Dolasilla l'avrebbe seguito per cercarlo ,avvisa la coalizione nemica che non sarebbero apparsi sul campo di battaglia e va a nascondersi sul Lagazuoi tradendo, così il suo popolo.
Dolasilla, mentre cerca l'amato, viene privata con l'inganno da Spin de mus delle 13 frecce magiche e la corazza da scintillante diviene rossa come le Dolomiti  al crepuscolo, presagio di morte.
Cionostante decide di guidare lo stesso il suo popolo in battaglia; sul Pralongià, dopo una notte di feroci scontri e sebbene i Fanes fossero ormai vicini alla vittoria, a mezzogiorno 13 Cajutes scoccano le 13 frecce magiche e trafiggono la principessa che, morendo, invoca Ey de Net.

Con ogni probabilità la leggenda si rifà a riti calendariali e ,sebbene gli asterismi siano riconducibili ad un'eclisse di sole avvenuta all'alba, ci si rende conto che gli elementi a disposizione da soli non bastano ad avere una chiara visione archeosatronomica; anche perchè non si conoscono i nomi che i celti continentali attribuissero alle costellazioni.
Per ovviare a questo dilemma ho approfondito le vicende legate alla leggenda del lago d'argento sperando di riuscire a risolvere l'arcano.

Il lago d'argento ed i figli del sole(breve riassunto).

Secondo la leggenda ad est di Canazei c'era un piccolo lago le cui acque apparivano di un colore chiaro e freddo come d'argento liquefatto.
La figlia del Sole Elba, una fanciulla di straordinaria leggiadria, era solita andare in barca remando sulla superfice delle acque.
Un re che aveva il proprio castello a sopracrepa(località di Canazei) udendo della bellezza della ragazza, decise di chiederla in sposa.
Elba, però avendo avuto notizia della malvagità dell'uomo rifiutò la proposta. Il re furibondo se ne andò promettendo vendetta: avrebbe ucciso l'uomo che la fanciulla avrebbe sposato.
volle il caso che Elba prese in simpatia un giovane pastore di nome Bolpin(volpino) e, venendo a conoscenza del fatto che fosse l'uomo più povero di Canazei e che fosse un orfano cresciuto dalle volpi, volle portare la luce nella sua vita. I due si sposarono ed ebbero un bambino.
Il re appena udito del matrimonio si presentò alla capanna dei due con degli armigeri, fece uccidere il pastore ed imprigionò la fanciulla in una torre finchè non avesse deciso di sposarlo.
Non contento decise di far vivere il bambino in mezzo ai cani "se il padre è stato cresciuto dalle volpi il figlio poteva stare con i cani" .
Ed il ragazzo venne chiamato Cian Bolpin.
Stufo dei continui rifiuti della donna il sovrano minacciò di abbandonare il pargolo nel bosco. Per paura di perdere il figlio Elba acconsentì alle nozze e disse al re che durante l'estate avrebbe avuto un figlio ma che lei sarebbe dovuta ritornare dal luogo da dove veniva.
Nacque quindi Soreghina(filo di sole) ed Elba, in punto di morte, sentenziò che finchè Cian Bolpin sarebbe stato trattato bene Soreghina sarebbe vissuta, Altrimenti
sarebbe morta ed il sovrano sarebbe morto senza figli.
A queste parole l'uomo ebbe paura e fece in modo che il ragazzo venisse trattato con ogni riguardo possibile.
I buoni propositi, però, non durarono a lungo; un giorno mentre tornava dalla caccia,
indispettito dalla buona salute del ragazzo mentre quella della figlia era cagionevole, prese un frustino e lo cacciò nella foresta.
Nel frattempo Soreghina aveva trovato Ey de Net ferito seriamente, lo curò e chiese al padre di poterlo sposare. L'uomo non fu contento della richiesta ma acconsentì ugualmente.
I giorni passarono lieti e sereni finchè, in autunno inoltrato, un amico di vecchia data andò a trovare Ey de Net. I due rimasero alzati buona parte della notte a parlare del più e del meno  finchè principe dei Duranni confidò che doveva la vita a Soreghina me che il suo cuore ancora batteva per Dolasilla.
Soreghina che vinta dalla curiosità origliava da dietro la porta, a quelle parole spirò.
Dopo esser stato cacciato dal re, Cian Bolpin divenne marito di Donna chenina che aveva dimora sul Sass de Salei. I due dormono per nove mesi e sono desti soltanto i tre mesi estivi.
Così dice il mito.

Anche in questo caso gli asterismi sono evidenti e molto interessanti; risalta il fatto che gli avvenimenti siano sempre legati all'estate e quindi vadano a rappresentare
un chiaro riferimento ad eventi astronomici stagionali.

Alba di Canazei :un santuario della prima età del ferro

Studiando le immagini satellitari di Alba(Dèlba in dialetto) ho individuato la firma morfologica di una possibile ellisse pitagorica di circa 400 per 300 metri(400/300=1.33 periodico).
Il fatto che una delle vie si chiama via Cuch ed essendo questo un termine di origine celtica che vuol dire macigno mi ha insospettito ulteriormente.
Onde evitare di prendere lucciole per lanterne,però, ho preso visione di una vecchia mappa militare andando a verificare che tale cosa fosse visibile pure in quel caso.
Avendo riscontro positivo ho rielaborato l'immagine satellitare dell'area andando a ripulirla dal pulviscolo atmosferico, ho messo in evidenza le possibili strutture sepolte, ed ho preso i rilievi astronomici del caso.
I dati emersi sono molto interessanti.


vecchia mappa militare della zona

l'immagine satellitare ripulita dal pulviscolo atmosferico



l'orientamento del sito


Analisi archeoastronimica del sito



Coordinate del sito
46°27'47.39"N 11°46'52.63"E

Altitudine sul livello del mare 1509 mt

Azimut        altezza orizzonte
48.75°+-0.25      23.98°
138.75°  "        15.21°
228.75°  "        28.93°
318.75°  "        11.39°

calcolo di probabilità di casualità

48.75° e 228.75°
[0.25*(1295.13/673.57)/180]=0.0026
ciò significa che le linee astronomiche hanno lo 0.0026% di possibilità di essere casuali

138.75° e 318.75°
[0.25*(1295.13/728.51)/180]=0.0024
ciò significa che le linee astronomiche hanno lo 0.0024% di possibilità di essere casuali

EVENTI ASTRONOMICI RILEVATI

138.75° levata della luna al lunistizio intermedio inferiore(-e+i+d)
        levata eliaca di Mira(CETUS) al solstizio d'estate
        levata eliaca di Rigel(ORION) durante la III° decade di Luglio
        levata eliaca di Sirio(CANIS MAJOR) durante la III° decade di Agosto
        Levata eliaca di Antares(SCOPPIUS) durante la III° decade di Novembre

228.75° tramonto acronico di Menkar(CETUS) fra la I° e la II° decade di Settembre
        tramonto acronico di Bellatrix(ORION) fra la I° e la II° decade di Ottobre


calcolo statistico per siti con allineamenti multipli
probabilità media (0.0026+0.0024)/2=0.0025

(7/2)*0.0025^2(1-0.0025)^(7-2)=0.0000216
ciò significa che c'è lo 0.00216% che un singolo allineamento sia casuale

IL SITO è  DATABILE FRA IL VII° ED IL IX° SECOLO A.C.


Conclusioni

Al momento non ci è dato sapere se le vicende narrate siano accadute realmente o siano solo miti astronomici, però, visto che la leggenda dice chiaramente dove le battaglie sono state combattute,
un rilievo archeologico con il georadar potrebbe risolvere il mistero; sicuramente, viste le evidenze archeologiche del caso, un tale rilievo potrebbe essere effettuato ad Alba di Canazei.
Uno studio del genere, oltre a metter in evidenza possibili reperti, risulterebbe il metodo meno invasivo di agire.
Personalmente sono convinto che nella saga dei Fanes miti ancestrali siano stati riadattati ad avvenimenti più recenti. La mia convinzione è data da dei dettagli che oso definire fondamentali:
il regno viene assalito da una coalizione;  i Reti vengono attaccati da un'alleanza di Veneti, Cenomanni e Romani. Dopo la battaglia di Fiames Ey de Net decide di diventare il protettore di Dolasilla, perchè Spin de Mus lo inganna. Ey de Net combatte sotto l'insegna dell'aquila. ROMA?
Da un punto di vista archeoastronomico la situazione che emerge risulta esser molto interessante.
La presenza dell'allineamento con la levata della luna al lunistizio -e+i+d è in perfetto accordo col mito in quanto la figura di Ey de Net è onnipresente e questo dato ci permette di
ragionarci su.
Elba sposa il pastore e nasce Cian Bolpin. Il re uccide il pastore con la forza riesce a sposare Elba e nasce Soreghina. Quando il re scaccia Cian Bolpin Soreghina muore.
Una possibile spiegazione potrebbe essere questa: Cetus(Cian Bolpin) sorge al solstizio d'estate, successivamente Orione(il re) sorge al lughnasadh la festa celtica di mezz'estate annunciando  il sorgere di Sirio(Soreghina).
Quando fra Settembre ed Ottobre Orione(il re) scaccia Cetus(Cian Bolpin) Sirio(Soreghina) muore.
Nel mito dei Fanes vi è ancora una figura a cercare il giusto collocamento astronomico: Dolasilla.
Tenendo a mente che Dolasilla viene trafitta all'alba quando Ey de Net(la luna) non è presente(novilunio),ovvero quando è possibile il verificarsi di un'eclisse di sole,
sono a verificare con il simulatore astronomico se ciò fosse possibile rilevando eclissi cicliche all'alba nel mese di Novembre.
La levata eliaca di Antares durante il capodanno celtico(trinoxi samoni) potrebbe, dunque, rappresentare la figura della principessa?

eclisse del 771 a.c.

eclisse del 296 a.c.










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