lunedì 25 marzo 2019

LA PRESENZA RETICO NORICA NEL TRIVENETO

Una breve premessa è doverosa: ho intrapreso questo percorso di studio quattro anni fa partendo da nozioni che da sole sarebbero state insufficienti per avere una chiara visione d'insieme dell'area presa in esame.
All'inizio del libro "note di storia zoldana" si fa menzione di come il Ciani(storico bellunese) asserisse che i primi abitanti del Cadore fossero i Taurisci(popolo cltico ndr) e di come Luigi Lazzarin ipotizzasse la stessa cosa riguardasse lo zoldano.
Per quanto riguarda il Cadore la cosa viene confermata dal fatto che sul montericco si ergeva un  castelliere del X° secolo a.c. chiamato Catubria( catubria>cadubria>caduria>Cadore). successivamente sulla struttura è stato eretto un castello medievale.
Se per il Cadore la cosa è confermata verrebbe da pensare che non si può affermare lo stesso per lo zoldano in quanto l'area non è stata oggetta di scavi archeologici(almeno non ufficialmente). In realtà vi è un piccolo dettaglio che va a confermare la veridicità delle fonti in mio possesso: nelle note del libro sopra citato viene descritta la presenza in valle  di un  castello di Ezzelino III° denominandolo Catel Roman sa Barech. il termine Barech(o barec) è un termine celtico indicante una struttura che,a seconda delle dimensioni,è o un recinto silvo pastorale oppure un castelliere. link a riguardo http://www.brera.mi.astro.it/~adriano.gaspani/barec.htm .
Dunque si può asserire che l'origine delle due vallate vada a coincidere.
Partendo da questo pressupposto ho eseguito uno studio multidisciplinare tenendo conto di elementi etnografici(miti e leggende), toponomastici, mappe sui confini fra cultura di Este e regni retico e norico notizie storiche, prove archeologiche, prove astronomiche. Ho studiato, come controprova siti già conosciuti quali Belginum in Germania, Aquileia e Ceneda.
Ho dunque potuto notare come in presenza di leggende e toponimi uguali vi siano strutture di forma uguale( ascrivibili ad insediamenti o santuari celtici(la forma deglle strutture celtiche è l'ellisse pitagorica ovvero il rapporto fra l'asse maggiore e quello minore è di 4/3 =1.33periodico. Ad esempioprendendo in considerazione la leggenda delle dame è presente nell'agordino,nello zoldano e nel cadorino(Valle di Cadore);nel cadorino il sito è stato scavato ed i reperti emersi sono conservati al museo di Pieve di Cadore.
Ho altresì studiato la saga dei Fanes in quanto nella stessa viene scritto ove cercare le strutture descritte. Andando a verificare ho constatato come le zone studiate in precedenza andassero a collegarsi direttamente con la saga presa in considerazione.
Un esempio: nella saga vengono menzionate due strutture ubicate un a a Canazei e l'altra a Cortina d'ampezzo; sembrerebbe, almeno in apparenza di non poter collegare nessuna delle due strutture con altre prese in esame. Invece, osservando la toponomastica dei luoghi il collegamento risulta essere più che evidende. A Canazei abbiamo i toponimi Canazei e Cercenà, nello zoldano nel sito studiato sullo spiz Zuel ritroviamo gli stessi toponimi nella forma col Canazè e Cercenà. Zuel è una zona di Cortina d'Ampezzo e anche quì troviamo la stessa struttura simile alle altre.
Altri esempi di toponimi simili fra loro sono Vigo di Cadore,Vigo di Fassa(in dialetto Vich), Vich(nevegal bl) senza poi dimenticare i vari Pralongo e Campolongo sparsi nella zona(a Belginum con la forma di Longkamp).
Come prove archeologiche, oltre a quelle citate, vi sono gli scavi condotti a Belluno, ove sono emerse palizzate costruite con la stessa tecnica degli oppida celtici, e la certezza che Feltre sia di origine retica.
Detto questo ho provveduto a studiare le strutture da un punto di vista astronomico: ho verificato la presenza di orientamenti astronomici simili fra le strutture prese in esame. C'è, a riprova, pure uno studi del Prof. Adriano Gaspani effettuato a Sorriva, in comune di Sovramonte.






ESEMPI DI TOPONIMI SIMILI













STUDI EFFETTUATI
https://www.duepassinelmistero2.com/studi-e-ricerche/archeoastronomia/oppidum-val-di-zoldo/
http://archeoundergrownd.blogspot.com/2018/09/the-astronomical-orientation-of-belginum.html
http://archeoundergrownd.blogspot.com/2018/02/la-presenza-celtica-in-val-di-zoldo.html
http://archeoundergrownd.blogspot.com/2018/03/sappada-sappade-e-ceneda-casi-similari.html
http://archeoundergrownd.blogspot.com/2018/04/studiando-ed-analizzando-immagini.html
http://archeoundergrownd.blogspot.com/2018/04/zuel-la-presenza-celtica-fra-val-di.html
http://archeoundergrownd.blogspot.com/2018/05/alba-di-canazei-un-santuario-della.html
http://archeoundergrownd.blogspot.com/2018/10/il-dunum-di-soccherbl.html
http://archeoundergrownd.blogspot.com/2018/10/il-barech-di-cassopn.html
http://archeoundergrownd.blogspot.com/2018/10/loppidum-di-aquileiaud.html
http://archeoundergrownd.blogspot.com/2019/02/trattando-la-saga-dei-fanes-bisogna.html
http://archeoundergrownd.blogspot.com/2019/02/lago-ghedina-un-santuario-legato-alla.html
http://archeoundergrownd.blogspot.com/2019/02/i-luoghi-dei-fanes-lalto-nuvolau.html
http://archeoundergrownd.blogspot.com/2019/03/conturines-la-capitale-dei-fanes.html



BIBLIOGRAFIA

ADRIANO GASPANI
ARCHEOASTRONOMIA SATELLITARE

FONDAZIONE LERICI
COME NASCONO E COME SI VEDONO LE TRACCE DI FORMAZIONI SEPOLTE

EUGENIO PADOAN
ARCHEOLOGIA BELLUNESE cronache di una quotidiana ricerca

FLORIANO PELLEGRINI-PAOLO ZANMATTEO-SILVANO ZANMATTEO
NOTE DI STORIA ZOLDANA nelle memorie di Luigi Lazzarin

TOPONOMASTICA
https://www.openstarts.units.it/bitstream/10077/21384/1/05-Frau_113-144.pdf
http://www.unife.it/interfacolta/lm.preistoria/insegnamenti/fonti-antiche/materiale-didattico-1/a-a-2014-15/Calzolari%203%202014-2015.pdf
http://www.comune.pontey.ao.it/app/uploads/2012/01/Capitolo-I-Toponimi-AUTRICE-Fausta-BAUDIN.pdf
http://www.continuitas.org/texts/benozzo_toponimi.pdf
https://www.alssa.it/Documenti/Seminari/4/04%20-%20Radici%20di%20toponimi%20montani.pdf
http://tesi.cab.unipd.it/50234/1/ALESSIO_PILERI_2015.pdf
http://lucio-iuos.blogspot.com/2010/11/toponimi-del-veneto-di-possibile.html
https://it.wikipedia.org/wiki/Toponimi_celtici_d%27Italia:_i_poleonimi_localizzati_(A-L)
https://it.wikipedia.org/wiki/Toponimi_celtici_d%27Italia:_i_poleonimi_localizzati_(M-Z)
https://forum.termometropolitico.it/192572-toponimi-celtici-della-cisalpina.html
http://www.wikiwand.com/it/Toponimi_celtici_d%27Italia


2 commenti:

  1. Egregio Raul, tutto bene quello che hai cercato di fare. Tuttavia, prendi in considerazione anche quello che è già emerso e che, più volte, è stato pubblicato pure dal sottoscritto. Nulla di nuovo che anche in Cadore ad iniziare da Pieve, Lagole ed avanti, vi sia stata la presenza dei Reti, del resto ne parla anche il Ciani. Poi, sempre a Pieve di Cadore a fianco della casa del Tiziano ho raccolto ceramica databile databile da Bronzo Finale alla prima Età del Ferro colluviata dal Monte Ricco, sede del castelliere celtico dal quale discende , come ha scoperto il linguista G.B. Pellegrini, il toponimo Cadore. A Cima Gogna, inoltre, è stata ritrovata una chiave retica. Infine, più volte a Feltre sono state trovati resti e ceramiche(anche dal sottoscritto) della Cultura Fitzens-Sanzeno. Indubbiamente, rimane molto da fare e da cambiare nelle nostre mentalità correnti, più portate all'individualismo e a combattere le volontà di ricerca sul campo. Se vuoi c'incontriamo.Un saluto EP

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  2. Per me non ci sono problemi, anzi sono d'accordo

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